'Whose thoughts are you thinking?': disaffezione ideologica e compenetrazione psichica medico-paziente in 'The Diary of the Rose' di Ursula K. Le Guin

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Title: 'Whose thoughts are you thinking?': disaffezione ideologica e compenetrazione psichica medico-paziente in 'The Diary of the Rose' di Ursula K. Le Guin
Authors: Guidi, Alessia
Source: Altre Modernità. :126-145
Publisher Information: Milano University Press, 2024.
Publication Year: 2024
Subject Terms: The Diary of The Rose, Ursula K. Le Guin, fantascienza distopica, rapporto medico-paziente, psychological humanities, 'The Diary of The Rose', dystopian science fiction, doctor-patient relationship
Description: Il presente contributo si pone l’obiettivo di esplorare l’evoluzione del rapporto medico-paziente in sinergia con la narrazione diaristica e l’impronta distopica che caratterizzano “The Diary of the Rose” (1976), uno tra i più complessi e penetranti racconti della raccolta The Compass Rose (1982), dove spicca la maestria e l’incredibile talento di Ursula K. Le Guin. Se, da un lato, sarà possibile avvicinarsi al testo grazie alla cornice esegetica della fantascienza distopica, dall’altro, sarà necessario implementare questa impostazione con i paradigmi interpretativi offerti dalle psychological humanities, ponendo l’accento sulle dinamiche esistenti tra diagnosi, malattia e cura a partire dal ribaltamento dei ruoli medico-paziente.
Document Type: Article
File Description: application/pdf
ISSN: 2035-7680
DOI: 10.54103/2035-7680/27288
Access URL: https://riviste.unimi.it/index.php/AMonline/article/view/27288
https://doi.org/10.54103/2035-7680/27288
Rights: CC BY SA
Accession Number: edsair.doi.dedup.....0f5eb22cb87b1673d7d96dabadebf5a8
Database: OpenAIRE
Description
Abstract:Il presente contributo si pone l’obiettivo di esplorare l’evoluzione del rapporto medico-paziente in sinergia con la narrazione diaristica e l’impronta distopica che caratterizzano “The Diary of the Rose” (1976), uno tra i più complessi e penetranti racconti della raccolta The Compass Rose (1982), dove spicca la maestria e l’incredibile talento di Ursula K. Le Guin. Se, da un lato, sarà possibile avvicinarsi al testo grazie alla cornice esegetica della fantascienza distopica, dall’altro, sarà necessario implementare questa impostazione con i paradigmi interpretativi offerti dalle psychological humanities, ponendo l’accento sulle dinamiche esistenti tra diagnosi, malattia e cura a partire dal ribaltamento dei ruoli medico-paziente.
ISSN:20357680
DOI:10.54103/2035-7680/27288